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La materia è regolata dal Codice di procedura della procedura penale. La disciplina codic ha un carattere residuo rispetto ai brevetti internazionali, come espressamente sanzionato dall'art. 696 c.p.p.
L'oggetto della revoca può essere principalmente attività di raccolta delle prove nel senso ampio, sia nella fase di prova che nelle indagini del pubblico ministero.
L'art. L'articolo 52 dell'accordo di Schengen disciplina l'invio di documenti per posta per il c.d. notifiche "Semplice", nel senso che non comportano l'intervento delle autorità straniere competenti o, nel caso di passiva rogatoria, delle autorità giudiziarie italiane per l'adempimento di ulteriore adempimento (verbalizzazioni, dispute o qualsiasi altra cosa).
Se, tuttavia, l'indirizzo del destinatario è sconosciuto o se il paese richiedente lo richiede la notifica è fatta alla persona, la notifica deve essere fatta attraverso le autorità giudiziarie del paese richiesto dall'applicazione dell'art. 724 cpp in caso di notifiche passive contro di loro del convenuto e dell'art. 726 negli altri casi.
La richiesta per assistenza giudiziaria?
Ai sensi dell'articolo 98 della convenzione di Schengen, l'autorità giudiziaria può utilizzare i sistemi di informazioni "Schengen" del paese richiesto attraverso quello nazionale per gli scopi del luogo in cui devono essere effettuate le notifiche.
La richiesta di assistenza giudiziaria può anche riguardare l'esecuzione di attività non mirate già in un procedimento penale, ma, secondo l'art. 49 dell'accordo di Schengen, che, secondo il legislazione nazionale di una o entrambe le parti contraenti sono sanzionate a livello amministrativo (pensare alle violazioni del codice stradale).
Un limite oggettivo è quello dei poteri concreti che il tribunale richiesto ha secondo le proprie regole interne. È necessario che "l'autorità richiesta sia in possesso del poteri e strumenti per eludere la richiesta di assistenza e gli atti richiesti legalmente possibile, cioè sono tra quelli per cui l'autorità straniera è competente secondo il suo ordine ".
Nella richiesta di assistenza giudiziaria, è prima necessario indicare la fonte di riferimento, che può essere la Convenzione europea di assistenza giudiziaria in materia penale del 20.04.1959 o altro convenzione contenente disposizioni sull'assistenza giudiziaria.
La richiesta deve essere redatta in italiano e, per ovvi motivi di convenienza, deve essere allegata una traduzione nella lingua del paese richiesto (l'incarico per la traduzione può essere conferito con le forme di consulenza tecnica).
È inoltre necessario specificare l'autorità di giustizia penale da cui viene ricevuta la domanda di assistenza tribunale e l'autorità responsabile del procedimento.
È anche importante indicare il numero di telefono, il fax e l'indirizzo e-mail del titolare del magistrato della procedura, al fine di facilitare il contatto diretto.
È importante che nella richiesta di assistenza ci sia una descrizione sintetica e chiara del reato commesso per cui proventi, specificando l'ora e il luogo di commissione del reato e indicazione della persona a cui deve procedere.
L oggetto della richiesta?
Se la richiesta di assistenza legale è avanzato nella fase investigativa, è opportuno indicare brevemente lo sviluppo dell'attività investigative.
Vale anche la pena sottolineare la regola dello Stato offeso all'estero, ai fini della "doppia criminalità" del fatto ". Questa indicazione è richiesta, ai sensi dell'art. 51 dell'accordo di Schenghen, per il l'adempimento di atti particolarmente incisivi di acquisizione probatoria, come le ricerche, sequestri, acquisizione di documentazione bancaria.
È necessario indicare con precisione l'evidenza o l'attività richiesta per completarla. In caso di testimonianza o interrogatorio sarà estremamente utile stilare un elenco di domande da rivolgere.
Per garantire una maggiore velocità ed efficacia dell'assistenza, è importante richiedere espressamente l'immediato adempimento di tutti quegli atti che erano urgenti e necessari sulla base del risultati emergenti durante la rogatoria, nonché la trasmissione immediata degli atti compiuti, in una copia o in una copia conforme all'originale, con successiva spedizione sulla rotta diplomatica.
Qual è la via diplomatica?
La via diplomatica è il modo tradizionale di trasmettere la rogatoria. Il Ministro degli affari esteri, su invito del Ministro della giustizia, invia una richiesta di revoca e impartisce direttive e istruzioni alla rappresentanza diplomatica dello Stato richiesto.
La la rappresentanza diplomatica, secondo la normale procedura di corrispondenza diplomatica, invia il Ministero degli Affari Esteri dello Stato a cui è accreditato, che a sua volta fornirà rendere nota la richiesta di assistenza giudiziaria alle autorità competenti del suo stato.
Viene fornito per situazioni di particolare ed eccezionale urgenza e collega le autorità giudiziarie competente dal consiglio di amministrazione.
Le convenzioni internazionali a volte includono sistemi misti che generalmente consentono, nel la fase di rinvio della richiesta o la fase di ritorno, accanto alla via diplomatica, usabilità di corrispondenza diretta tra le autorità giudiziarie o i ministeri di giustizia degli Stati interessato o prevedere la possibilità per l'autorità richiedente di pagare direttamente con il Ministero degli Affari Esteri dello Stato richiesto.
La giurisprudenza della legge ha chiarito che in tali casi non vi è alcuna violazione del rogatoria internazionale, come attraverso la tecnica di routing tutta l'attività l'intercettazione, la ricezione e la registrazione delle chiamate avvengono interamente sul territorio Italiano, mentre è necessario utilizzare l'assistenza giudiziaria all'estero solo per il interventi all'estero per intercettare conversazioni acquisite solo da un manager straniero (come la Sezione 1, sentenza n. 13972 del 04/03/2009) (voce 31/03/2009) Rv 243138, Sez. 6, sentenza n. 10051 del 03/12/2007 Ud. (dal 05/03/2008) Rv. 239 460.